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da ottobre a maggio
tutti i mercoledì dalle 20.30 alle 22.30
lezione prova mercoledì 25 ottobre h 20.30

Il programma del laboratorio è pensato per offrire ai partecipanti un incontro col teatro e per innescare un processo di indagine collettiva e individuale sul rapporto di ognuno di noi con le sue città:le città in cui siamo nati, le città che abbiamo scelto, le città che non abbiamo scelto, i loro monumenti muti, i loro non luoghi, le loro tradizioni,  le mappe sentimentali dei ricordi e delle esperienze che trasformano i luoghi.

«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti».

Cesare Pavese, La luna e i falò

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La città, oltre che luogo geografico, è una mappa sentimentale dei ricordi e delle esperienze di tutti e tutte i cittadini e le cittadine. I luoghi prendono significato a seconda delle persone che li attraversano, dalle esperienze di vita che li hanno abitati. Cosa significa nascere, crescere, diventare una persona in un luogo che ha una propria identità? Come entra in conflitto l’esperienza personale con quella cittadina, pubblica? Può una città portare avanti delle idee? Può una città imporre uno stile di vita?

Questa è la ricerca che faremo quest’anno: indagheremo il rapporto di ognuno di noi con le proprie città, le città in cui siamo nati e nate, le città che abbiamo scelto, le città che non abbiamo scelto, i loro monumenti muti, i loro non luoghi, le loro tradizioni, i loro simboli, i loro mondi.

 

Non un corso ma un laboratorio, in cui in cui ognuna e ognuno può partecipare per portare la propria energia generatrice.

Partendo da testi, da episodi d'attualità e dai materiali che proporranno le/i partecipanti apriamo un laboratorio per indagare questo rapporto e per tradurre in una forma concreta e condivisibile, attraverso la pratica del teatro e della scrittura scenica attiva, il punto di vista privato ciascuno/a.

 

Il laboratorio è indirizzato sia a chi ha già esperienza teatrale sia a chi è curiosa/o ma non ha esperienze precedenti.

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«Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura. D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.»

Italo Calvino, Le città invisvibili

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Nell’arco degli incontri si lavorerà su:

- il corpo-voce nello spazio: orientamento corporeo ed equilibri scenici, rilassamento, potenziamento,

respirazione, suono e parola;

- la relazione e il coro: ascolto dell’altro, passaggio dell’iniziativa, elementi di improvvisazione;

- indagine sul tema: ricerca e condivisione di immagini, gesti, suoni, musiche, materiali testuali, oggetti correlati alla personale percezione del sentimento di impotenza.

- scrittura scenica: creazione di una composizione individuale e collettiva legata al tema indagato. - messa in scena: apertura al pubblico del percorso fatto.

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Frequenza: tutti i mercoledì dalle 20.30 alle 22.30

Durata: da ottobre a maggio
Partecipanti: max 15


Primo incontro aperto: Mercoledì 25 ottobre 2023 h 20.30

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Per questioni organizzative si richiede avviso di presenza ai seguenti contatti:

Ivan 3498645060 - teatrosottolucernario@gmail.com

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Tutta Mia La Città

Laboratorio di scrittura scenica

Conduzione Compagnia "Il turno di notte"  (Tommaso Russi e Silvia Pallotti)

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